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Concessioni balneari, la battaglia continua

Possibili ripercussioni sulla stagione turistica. Coinvolti concessionari uscenti e nuovi entranti

La battaglia delle concessioni balneari e il caos che minaccia l'avvio della stagione

JESOLO - Inizia così l'estate a Jesolo, con una guerra delle concessioni balneari che minaccia di gettare nel caos l'avvio della stagione. La questione, che vede coinvolti concessionari uscenti e nuovi entranti, si trascina da tempo e rischia di avere ripercussioni non solo sui diretti interessati, ma anche sui turisti che scelgono la località veneta per le loro vacanze.

Roberto Terzariol, titolare della Jesolo Beach Service SAS, società che garantisce il servizio spiaggia all'interno dello stabilimento Marconi, ha dichiarato di voler continuare a lavorare sulla spiaggia fino all'ultimo giorno utile. La sua azienda, infatti, lavora per i concessionari uscenti, lo stabilimento Marconi SRL, che ha perso la gara per la gestione di questo comparto, ma ha presentato ricorso al TAR. Il giudice amministrativo, tuttavia, ha deciso di non concedere la sospensiva, posticipando la prossima udienza al 8 maggio.

Se da un lato i concessionari uscenti hanno iniziato i primi allestimenti, dall'altro i nuovi concessionari, la CBC SRL e la SEBI SRL, hanno avanzato la richiesta per l'ottenimento dell'anticipata occupazione, titolo che consente di iniziare l'allestimento delle spiagge. Ma cosa succederebbe se l'anticipata occupazione venisse concessa prima della sentenza del 8 maggio? Secondo Renato Martin, presidente della SCARL, si rischia il caos. I concessionari uscenti sarebbero obbligati a smantellare tutto ciò che è removibile nell'area demaniale, compresi ombrelloni, docce, bagni e chioschi, che i nuovi concessionari dovrebbero poi reinstallare. Un'operazione che richiederebbe tempo, con il rischio di danneggiare l'immagine della città e di non fornire i servizi ai turisti.

Nonostante le difficoltà, Renato Martin assicura che la battaglia legale continuerà, anche al Consiglio di Stato e alla Corte di Giustizia Europea. Secondo Martin, infatti, la gara per la gestione delle spiagge non è stata condotta con i dovuti mezzi e con la necessaria chiarezza, creando un vuoto normativo che ha portato alla presentazione del ricorso. In attesa della decisione del TAR, l'incertezza regna sovrana a Jesolo. La guerra delle concessioni balneari continua, con il rischio di gettare nel caos l'avvio della stagione. Una situazione che, oltre a mettere a rischio il lavoro di molti, potrebbe avere ripercussioni anche sull'immagine della città e sulla sua attrattività turistica.

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