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Poste Italiane
10.05.2024 - 16:38
VENEZIA - Poste Italiane, un'azienda che gioca un ruolo centrale nella vita quotidiana degli italiani, è anche un esempio di parità di genere e sostegno alla famiglia. Con oltre il 50% dei dipendenti donne a Venezia e provincia, e con una presenza significativa anche nel recapito della corrispondenza, l'azienda si impegna attivamente nelle politiche di inclusione e diversità.
Questi sforzi sono stati riconosciuti con la certificazione "Top Employers" per il quinto anno consecutivo, a conferma della qualità delle politiche aziendali in materia di risorse umane.
Una delle protagoniste di questa storia è Elena D'Este, una giovane portalettere veneziana doc: nata a San Polo vive ora a Cannaregio con il compagno (anche lui portalettere) ed un bimbo di tre anni. “Sono stata sei anni a Londra per imparare l’inglese, racconta, poi sono rientrata e mi sono messa a cerca lavoro. Le Poste d’altronde fanno parte della storia della mia famiglia, mia madre, mio zio, un nonno. È stata proprio mia madre a suggerirmi di fare domanda. E l’ho fatta: mi hanno chiamato, ho lavorato prima con un contratto a termine, poi mi hanno dato la possibilità di entrare a tempo indeterminato.”
“Cercavo un lavoro che mi desse tempo per vivere, per questo ho provato ad entrare in Poste Italiane e ci sono riuscita. Nel mio ufficio al Tronchetto ho conosciuto anche il mio compagno. Non è semplice per noi due organizzare la mattina in funzione delle esigenze del piccolo. Ma è uno sforzo che facciamo volentieri perché nel pomeriggio e di sera riusciamo ad essere tutti assieme. È un mestiere che ci dà il tempo di vivere”.
Com’è il mestiere di portalettere a Venezia? “Fisicamente impegnativo ma anche salutare - spiega Elena ridendo - ne facciamo di strada con il carrello su e giù per i ponti oppure facendosi largo tra i turisti. Capita di incontrare i nostri clienti nelle calli. Non c’è più l’alta stagione, i turisti ci sono sempre e bisogna avere pazienza.” Torna utile la lunga esperienza londinese: “parlo inglese e spagnolo e noi portalettere siamo come degli uffici informazioni ambulanti. Ci chiedono di tutto, ma soprattutto dove sono gli alberghi. È molto difficile per uno straniero orientarsi con gli indirizzi veneziani: sestiere e numero. “
Poste Italiane ha introdotto negli anni numerose iniziative volte a valorizzare l’equilibrio di genere, il supporto della maternità e della paternità, e lo sviluppo della leadership femminile. Ad esempio il percorso dedicato Lifeed Genitori, che ha come obiettivo quello di valorizzare le competenze maturate durante l’esperienza genitoriale: la gestione del tempo, l’ascolto, la pazienza, l’empatia e la comunicazione. Il programma si rivolge non solo alle neomamme e ai neopapà ma anche, più in generale, ai genitori di figli fino ai 18 anni ed è un percorso per rendere l’esperienza genitoriale un “master” in competenze trasversali, essenziali anche per la crescita professionale.
Per le neomamme è disponibile anche il programma Mums at work, che ha l’obiettivo di facilitare il rientro delle donne, supportandole nella ricerca di un equilibrio fra il nuovo ruolo di madri e quello di lavoratrici con un percorso di coaching dedicato, per facilitare il ritorno al lavoro dopo il periodo di maternità.
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