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Lo studio

Inflazione, Venezia guida la classifica delle province più care d'Italia

Aumenti significativi per ristoranti, alberghi, affitti e servizi alla persona.

Venezia riabbraccia la grande nautica

VENEZIA - Il Veneto si conferma la regione con l'inflazione più alta d'Italia, con Venezia che guida la classifica delle province più care. Negli ultimi dodici mesi, i veneti hanno affrontato un aumento medio dell'inflazione dell'1,3%, un dato che, sebbene inferiore rispetto all'anno precedente, continua a pesare significativamente sui bilanci familiari. Ma cosa si cela dietro questi numeri? E quali sono le voci di spesa che incidono maggiormente?

Secondo i dati più recenti, il Veneto ha registrato un incremento dell'inflazione dell'1,3% nell'ultimo anno, superando regioni come la Campania e la Toscana, entrambe con un aumento dell'1,2%, e il Friuli Venezia Giulia con l'1,1%. Venezia, in particolare, ha visto un aumento dell'1,9%, seguita da Padova (+1,5%), Treviso (+1,4%) e Vicenza (+1,2%). Questi dati, sebbene inferiori rispetto all'anno precedente, quando l'inflazione a Venezia e Padova era aumentata dell'8%, a Vicenza del 7,9% e a Treviso del 7,5%, continuano a rappresentare una sfida per i residenti.

LA PERCEZIONE DEI CONSUMATORI E LA REALTÀ DEI PREZZI
Nonostante il rallentamento della crescita dell'inflazione, la percezione dei consumatori rimane quella di un continuo aumento dei prezzi. Secondo la CGIA, questa discrepanza tra percezione e realtà è dovuta al fatto che alcune voci di spesa, che incidono in misura importante sul bilancio familiare, hanno subito delle contrazioni significative. Ad esempio, negli ultimi dodici mesi, i prezzi dell'energia elettrica e del gas sono scesi rispettivamente del 29,2% e del 21,6%, rendendo le bollette molto più leggere. Anche i biglietti aerei hanno registrato una diminuzione: quelli internazionali dell'11,8% e quelli nazionali del 6,9%.

Tuttavia, non tutte le voci di spesa hanno seguito questa tendenza. Il prezzo delle patate è aumentato dell'11,9%, i pacchetti vacanza nel nostro paese del 17,2% e l'olio d'oliva ha visto un incremento del 44,3%. Questi aumenti, sebbene specifici, contribuiscono a mantenere alta la percezione di un caro vita in costante crescita.

La recente fiammata inflazionistica ha avuto un impatto significativo sulle famiglie italiane, con un costo aggiuntivo di 4.039 euro. Se nel 2021, anno che ha preceduto l'avvento della crisi sanitaria, la spesa media annuale delle famiglie italiane ammontava a 21.873 euro, due anni dopo la stessa è salita a 25.913 euro. Per le famiglie meno abbienti, l'abitazione e l'alimentare sono le voci di spesa che hanno contribuito maggiormente ad incrementare le uscite complessive.

Venezia, con un aumento dell'inflazione dell'1,9%, si conferma la provincia più cara del Veneto. Gli aumenti più significativi si registrano nei settori dei ristoranti, degli alberghi, degli affitti e dei servizi alla persona. Questo trend riflette una dinamica economica complessa, dove il turismo, pur rappresentando una fonte di reddito importante, contribuisce anche ad aumentare il costo della vita per i residenti.

Guardando al futuro, è difficile prevedere con certezza l'andamento dell'inflazione. Tuttavia, alcuni segnali positivi, come la diminuzione dei prezzi dell'energia e dei biglietti aerei, potrebbero indicare una possibile stabilizzazione. Resta comunque fondamentale monitorare attentamente l'evoluzione dei prezzi delle principali voci di spesa, per comprendere appieno l'impatto sulle famiglie e adottare eventuali misure correttive.

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