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Allerta meteo nel weekend, scatta lo stato di attenzione per i bacini idrografici

Previsti rovesci e temporali tra il 24 e il 26 maggio

Allerta Meteo in Veneto: Stato di Attenzione per i Bacini Idrografici

VENEZIA - Il Veneto si prepara a un fine settimana di instabilità meteorologica, con rovesci e temporali sparsi previsti tra venerdì 24 maggio e domenica 26 maggio. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un avviso di criticità idrogeologica e idraulica, valido dalle ore 14 di oggi, venerdì 24 maggio, fino alle ore 14 di domenica 26 maggio


Secondo le previsioni, tra venerdì 24 e sabato 25 maggio, il tempo sarà a tratti instabile, con rovesci e temporali da locali a sparsi, più probabili tra il pomeriggio e la sera di venerdì e la prima parte di sabato. Le zone centro-occidentali del Veneto saranno particolarmente esposte a questi fenomeni. Non si escludono locali fenomeni intensi, come forti rovesci, grandinate e raffiche di vento. Tuttavia, dal pomeriggio/sera di sabato e soprattutto nella giornata di domenica, il tempo dovrebbe stabilizzarsi, con una diminuzione generale delle precipitazioni.

In considerazione del quadro previsionale, i livelli di allerta idraulica e idrogeologica sono stati aggiornati per tutti i bacini colpiti dalle recenti perturbazioni. Lo stato di attenzione è stato confermato nei bacini dell'Adige-Garda e Monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, e Basso Brenta-Bacchiglione. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico, lo stato di attenzione è stato confermato nei bacini del Basso Brenta-Bacchiglione e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.

Particolare attenzione è rivolta alla zona VENE-D (Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige), dove permane lo stato di "preallarme" limitatamente all'asta del fiume Po nella zona del delta. Nella zona VENE-E (Basso Brenta-Bacchiglione), lo stato di "attenzione" è riferito al sistema Fratta-Gorzone, dove i livelli sono in diminuzione ma rimangono sostenuti sia a seguito dello svuotamento della cassa di Montebello, sia per gli apporti dei sistemi di sollevamento della rete consortile. In particolare, alla sezione del Fratta a Valli Mocenighe, i livelli sono in diminuzione ma ancora prossimi alla soglia di "preallarme".


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