Furti nei magazzini del Nordest: sette arresti e un'indagine transnazionale

VENEZIA - Questa mattina, 30 maggio, i carabinieri del nucleo investigativo di Venezia hanno portato a termine un'operazione complessa e articolata, culminata con l'arresto di sette persone di nazionalità romena. L'indagine, avviata nel febbraio 2022 sotto la direzione della Procura lagunare, ha permesso di ricostruire una serie di furti avvenuti nei magazzini e nei depositi di aziende del settore abbigliamento e accessori di marca, sparsi tra Veneto, Emilia e Lombardia.

Gli investigatori hanno ricostruito un totale di 23 episodi di furto, quasi tutti riusciti, eccetto uno. La banda, composta da sette persone, ha operato in un'area molto ampia, toccando le province di Venezia, Padova, Vicenza, Cremona, Mantova, Bergamo e Reggio Emilia. Il bottino complessivo ammonta a 1,13 milioni di euro, una cifra che testimonia la portata e l'organizzazione del gruppo criminale. Durante le indagini, è stata recuperata merce per un valore di circa 300mila euro, una piccola parte rispetto al totale sottratto.

Una volta raccolti tutti gli indizi a carico della presunta banda, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. Questo ha coinvolto anche le autorità di polizia romene, poiché cinque degli indagati avevano fatto rientro in Romania. Per la loro cattura è stato attivato l’organismo di cooperazione internazionale "SIRENE". Gli arrestati sono ora reclusi: cinque in Romania, uno a Venezia e uno a Bergamo.

Oltre ai sette componenti principali del gruppo, sono state denunciate a piede libero altre tre persone. Due di loro avrebbero partecipato ad alcuni dei furti con ruoli marginali, mentre il terzo è accusato del reato di ricettazione. Questo dimostra come la rete criminale fosse ben strutturata, con ruoli specifici assegnati a ciascun membro.