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Veneto
14.06.2024 - 15:40
La movida estiva e violenza, il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha deciso di intervenire con una serie di misure preventive per contrastare il fenomeno, emettendo cinque Daspo Willy nei confronti di un gruppo di giovani originari di Treviso.
L'indagine è stata condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Venezia e dal Commissariato di Jesolo, a seguito di tre denunce circostanziate presentate da alcuni giovani. Le vittime hanno riferito di essere state aggredite e derubate di denaro, oggetti preziosi e indumenti di marca in due diverse serate nella zona centrale della città, nota per la sua vivace movida notturna. Grazie alle informazioni fornite dalle vittime e alla visualizzazione delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare cinque sospettati, che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per il reato di rapina.
Il provvedimento del Daspo Willy prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il giovane romano vittima di un'aggressione mortale mentre tentava di difendere un amico. Questo strumento innovativo consente al questore di disporre l'interdizione dalla frequenza di locali pubblici e aree urbane prossime a questi ultimi per soggetti ritenuti responsabili di fatti che abbiano destato particolare allarme sociale e siano stati lesivi dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Nel caso specifico di Jesolo, sono stati emessi cinque provvedimenti di Daspo Willy che interdicono l'accesso al litorale e all'intera area della movida della città per un periodo di un anno. I destinatari di queste misure non potranno avvicinarsi a vari esercizi e locali di pubblico intrattenimento, con l'obiettivo di prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.
L'intervento del questore Bonaccorso si inserisce in un più ampio contesto di attività di prevenzione e contrasto alla criminalità e al degrado nelle località balneari della provincia di Venezia. Dall'inizio del 2024, infatti, sono stati emessi 35 avvisi orali, rispetto ai 26 dello stesso periodo dell'anno precedente. Questi avvisi servono a mettere in guardia i soggetti ritenuti socialmente pericolosi, invitandoli a tenere una condotta conforme alla legge.
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