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Crisi del Settore dell’Autotrasporto: Veneto alle prese con una scarsità di camionisti

Stress, impegno fisico e orari di lavoro prolungati hanno reso la professione meno attrattiva rispetto al passato

Crisi del Settore dell’Autotrasporto: Veneto alle prese con una scarsità di camionisti

VENEZIA - In Veneto, circa 1.500 camionisti sono attualmente fuori dal mercato del lavoro, un problema che rispecchia una crisi più ampia che coinvolge non solo la regione ma anche l’intera Italia e l’Europa. La difficoltà nel trovare autisti da mettere alla guida dei Tir è diventata una vera e propria sfida, dovuta a fattori come lo stress, l'impegno fisico e orari di lavoro prolungati, che hanno reso la professione meno attrattiva rispetto al passato.

Il costo elevato della patente di guida professionale (CQC), che può superare migliaia di euro, è un’ulteriore barriera per i giovani che desiderano intraprendere questo mestiere. Anche se molte aziende di autotrasporto stanno coprendo questi costi per facilitare le assunzioni, il problema di trovare camionisti è rimasto persistente, come conferma l'Ufficio studi della CGIA.

Durante il mese di agosto, il numero di Tir sulle strade è notevolmente diminuito, anche in Veneto. La chiusura di fabbriche e uffici per le ferie ha ridotto la domanda di trasporto per merci e prodotti finiti. Inoltre, i divieti di circolazione per i mezzi pesanti nei fine settimana e il 15 agosto hanno ulteriormente contribuito alla riduzione della presenza di camion sulle arterie principali.

Questa situazione è aggravata dalla diminuzione delle aziende di autotrasporto, dovuta a una riorganizzazione del settore che ha visto un aumento delle acquisizioni e fusioni. Nei prossimi anni, la carenza di autisti potrebbe trasformarsi in una crisi grave, con effetti simili a quelli già evidenti nel trasporto pubblico locale in Veneto, dove la mancanza di autisti ha ridotto l’offerta di bus, tram e metropolitane, causando disagi a pendolari e turisti.

Negli ultimi cinque anni, il numero di titolari della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) in Italia è diminuito di quasi 410.000 unità, passando da circa 1,2 milioni a poco meno di 770.000. Se i giovani sotto i 25 anni sono aumentati del 65,5%, le fasce di età tra i 30 e i 54 anni hanno visto una riduzione drastica del 45-50%. Gli over 50, che rappresentano oltre il 53% del totale, stanno per andare in pensione senza essere adeguatamente sostituiti. Questa situazione solleva preoccupazioni su chi sostituirà questi autisti se non si riuscirà a invertire il trend.

Negli ultimi dieci anni, il numero delle imprese di autotrasporto in Italia è sceso da 101.935 a 80.687, con una riduzione del 20,8%. In Veneto, il calo è stato del 21,5%, con la perdita di oltre 2.100 aziende. Questo declino è stato influenzato dalle crisi economiche, dalla concorrenza dei vettori esteri e dalle aggregazioni aziendali che hanno aumentato la dimensione media delle imprese, migliorando la produttività ma riducendo il numero complessivo delle aziende.

Le province con il maggior numero di imprese di autotrasporto sono Roma, Napoli, Milano, Torino e Palermo, che insieme coprono oltre il 20% del totale nazionale delle attività trasportistiche.In Veneto la provincia con il più alto numero di imprese di autotrasporto era Padova che ne contava 2mila.  Seguivano Verona con 1.833, Treviso con 1.612, Vicenza con 1.559, Venezia con 1.367, Rovigo con 556 e,infine, Belluno con 244. Il totale regionale toccava le 9.171 unità

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