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Veneto
19.09.2024 - 17:20
MESTRE - All'ospedale dell'Angelo di Mestre è nato un ambulatorio che rappresenta un'importante risorsa per la prevenzione delle patologie aortiche, condizioni spesso letali se non diagnosticate in tempo. L'Ambulatorio aorta, operativo da un anno all'interno del reparto di Cardiochirurgia, si occupa di identificare e monitorare i pazienti a rischio e le loro famiglie, prevenendo l'insorgere di quelle che vengono chiamate "killer silenziosi", come la dissecazione aortica.
In questo primo anno di attività, l'ambulatorio ha seguito 211 persone, molte delle quali già con una diagnosi o sospetti medici. Tra queste, venti famiglie a rischio sono state identificate e trattate. In alcuni casi, le patologie sono state scoperte grazie alle indagini su parenti deceduti per cause aortiche non precedentemente diagnosticate.
Il lavoro dell'Ambulatorio aorta si basa su un approccio multidisciplinare che include cardiochirurghi, genetisti, radiologi e cardiologi. Questo consente di monitorare i pazienti e i loro familiari in modo continuo, programmando interventi chirurgici preventivi per evitare situazioni d'emergenza. Infatti, 40 pazienti e familiari sono già stati operati in modalità programmata, riducendo così il rischio di eventi improvvisi e potenzialmente letali.
Domenico Mangino, primario di Cardiochirurgia, spiega come il centro rappresenti un vero e proprio punto di prevenzione per le patologie aortiche, in grado di individuare la malattia prima che si manifesti con sintomi gravi. "La dissecazione aortica è un killer silenzioso perché nella maggior parte dei casi non dà segnali fino al culmine della patologia", sottolinea Mangino.
Paolo Magagna, responsabile dell'ambulatorio, evidenzia come il 30% dei pazienti con patologie aortiche abbiano familiari a rischio di sviluppare la stessa malattia. "Il nostro approccio permette di identificare tempestivamente i casi familiari e di intervenire con un percorso di cura personalizzato, riducendo il numero di interventi d'urgenza".
L'accesso all'Ambulatorio aorta è possibile con un'impegnativa per visita cardiochirurgica. Una volta effettuata la prima valutazione, il paziente viene richiamato per esami e trattamenti successivi, con un'assistenza che può estendersi anche ai familiari di prima generazione se viene riscontrata una predisposizione genetica.
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