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Erika Baldin (M5S) "No a centrali nucleari a Porto Marghera

La consigliera critica il progetto e aggiunge: "servono energie rinnovabili"

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Erika Baldin

VENEZIA - La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, ha criticato duramente l’idea avanzata dal neo Procuratore di San Marco, Renato Brunetta, riguardo alla possibilità di costruire una centrale nucleare a Porto Marghera. "Il lupo perde il pelo ma non il vizio - ha esordito Baldin, commentando sarcasticamente le dichiarazioni di Brunetta -. Gli esponenti berlusconiani non si smentiscono mai", ha aggiunto, sottolineando che questo tipo di proposta non sorprende, specialmente dopo le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin, che aveva già sollevato l’argomento nucleare.

Baldin ha evidenziato le contraddizioni all'interno del centrodestra, affermando che mentre si discute di impianti nucleari, gli stessi esponenti politici spingono anche per trivellare il mare Adriatico alla ricerca di idrocarburi fossili. «Non mi aspetto nulla di diverso da chi ha sempre seguito questo tipo di agenda», ha dichiarato.

La consigliera ha ribadito la propria contrarietà all'energia nucleare, ricordando che durante una seduta consiliare del 25 ottobre 2022, l'assessore regionale all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin, non aveva escluso un possibile ruolo per il nucleare in un piano energetico nazionale. Baldin ha fatto riferimento a ipotesi passate che includevano anche Chioggia come sede per un impianto nucleare, ma ha sottolineato che oltre il 93% dei cittadini metropolitani ha votato contro il nucleare nel referendum del 2011. "È quindi fondamentale consultare nuovamente la popolazione per comprendere se l’orientamento sia cambiato", ha avvertito.

Baldin ha quindi sottolineato la necessità di puntare su energie pulite e fonti rinnovabili, affermando che gli aspetti ambientali e sanitari sono spesso trascurati dalla maggioranza di governo. "Tutto diventa sacrificabile sull'altare dell'economia", ha affermato, aggiungendo che le ambizioni di Brunetta devono confrontarsi con il DGR 1175, approvato il 27 settembre 2022, che non prevede lo sviluppo di nuove centrali nucleari in Veneto.

"Una svolta in questo senso troverà la mia ferma opposizione", ha concluso Baldin, ribadendo il suo impegno per una politica energetica sostenibile e rispettosa delle volontà della cittadinanza.

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