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26.11.2024 - 18:15
VENEZIA - Un sottufficiale della Capitaneria di Porto di Venezia, in servizio presso l'ufficio patenti nautiche, è stato sospeso per sei mesi in seguito a un'indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Natanti. La misura cautelare, eseguita il 16 ottobre scorso, è stata disposta dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. Contestualmente è stato disposto il sequestro preventivo di 37.500 euro, ritenuti provento dell'attività illecita.
L'indagine, condotta tra giugno 2022 e agosto 2024, ha rivelato un sistema fraudolento orchestrato dal sottufficiale. Utilizzando il registro cartaceo delle patenti nautiche, l'uomo avrebbe fornito, dietro pagamento, numeri di patenti regolarmente rilasciate ad altri cittadini ignari. Questi dati venivano poi utilizzati per presentare false denunce di smarrimento, richiedendo alla Capitaneria il duplicato di documenti in realtà mai conseguiti.
L'attività illecita si sarebbe svolta anche grazie alla collaborazione di intermediari, creando un vero e proprio circuito di corruzione. Al momento, sono stati accertati 19 episodi di corruzione, con il coinvolgimento di persone che hanno ammesso di aver pagato per ottenere i duplicati fraudolenti. Ulteriori verifiche sono in corso su altre patenti sospette, che potrebbero ampliare il numero dei casi coinvolti.
Il sequestro preventivo dei fondi è stato recentemente confermato dal Tribunale del Riesame, consolidando il quadro accusatorio nei confronti del sottufficiale.
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