Chiesta più sicurezza sulla sp7

CONA - ”La messa in sicurezza della SP7, nel tratto che collega Pegolotte, Monsole e Cantarana, diventi una priorità inderogabile”. Così il gruppo Cona Partecipazione Civica denuncia le condizioni di estrema pericolosità di questa strada provinciale, definendola una trappola per tutti gli utenti, ma soprattutto per i ciclisti. La drammatica situazione è emersa in tutta la sua gravità dopo il tragico incidente dello scorso aprile 2024, in cui un ciclista ha perso la vita, travolto da un veicolo e finito nel canale Rebosola. “Questo episodio, purtroppo, non è isolato e testimonia la necessità urgente di un intervento per mettere in sicurezza una strada caratterizzata da traffico pesante, una carreggiata stretta e la totale assenza di infrastrutture protette per ciclisti e pedoni” - sottolineano i rappresentanti del gruppo. La SP7 è vitale per il territorio poiché collega frazioni e servizi essenziali come scuole, negozi e uffici postali “diventando un’arteria fondamentale per la comunità - aggiungono -. Una pista ciclabile lunga 3,6 km migliorerebbe la sicurezza di ciclisti e pedoni, contribuendo a prevenire tragedie come quella di aprile. E’ necessario promuovere una mobilità sostenibile e l’opera rappresenterebbe un passo importante per connettere in modo sicuro il Comune di Cona, favorendo spostamenti a basso impatto ambientale”. La realizzazione della pista ciclabile è stata stimata in circa 720mila euro, una somma che i consiglieri comunali Bottin, Galazzo e Necchio ritengono un investimento necessario e giustificato per garantire sicurezza e qualità della vita. I consiglieri hanno già inviato una lettera al sindaco della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, sollecitando un intervento immediato. L’obiettivo è far sì che questa necessità diventi priorità per le autorità competenti. Cona Partecipazione Civica invita tutti i cittadini a mobilitarsi: “Non possiamo attendere ulteriori tragedie. La sicurezza è un diritto e una necessità”.