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CONA
30.11.2024 - 13:33
Erika Baldin
CONA - L’insufficienza di asili nido pubblici rappresenta una delle principali criticità nelle politiche familiari del Veneto con un’offerta di 33 posti ogni 100 nati per bimbi da 0 a 2 anni, ben al di sotto del parametro europeo fissato a 45 posti entro il 2030. La situazione è particolarmente grave nell’area metropolitana di Venezia che chiude la classifica regionale con appena 30 posti disponibili, secondo uno studio dell’università di Ca’ Foscari. Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, ha denunciato la condizione critica delle famiglie, soprattutto nel Comune di Cona dove la maggioranza di centrodestra ha recentemente respinto una mozione per avviare la progettazione di un asilo nido comunale. “In queste condizioni è difficile incentivare una coppia a procreare - ha dichiarato -. La stabilità professionale dei futuri genitori deve essere accompagnata da una rete di servizi adeguata. La decisione presa a Cona è un esempio di miopia politica e cattiva amministrazione: lasciare la questione in ‘fase di studio’ e non permettere all’opposizione di avanzare proposte utili significa ignorare il bene della cittadinanza”. Baldin ha annunciato l’intenzione di presentare un emendamento alla finanziaria regionale per incrementare la rete degli asili nido pubblici. “Già lo scorso aprile - ha ricordato - il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una mia mozione per sollecitare la giunta a intervenire su questa carenza strutturale e stanziare fondi adeguati. Ora è tempo che la maggioranza mantenga gli impegni presi. In particolare a Cona l’amministrazione non ha saputo intercettare le opportunità offerte dal Pnrr, perdendo così risorse preziose”. Baldin ha inoltre criticato il mancato utilizzo del Fondo Sociale Europeo Plus per rendere gratuite le rette degli asili nido pubblici, azione avviata con successo in regioni come Emilia-Romagna e Lombardia. “Nel bilancio regionale 2024, 1 miliardo di euro del Fse è stato interamente destinato alla formazione ignorando il tema degli asili nido - ha concluso -. Per questo, nella prossima legge finanziaria regionale riproporrò la misura per garantire la gratuità degli asili nido per le fasce Isee più deboli. Voglio vedere se la maggioranza avrà il coraggio di votare contro una misura che aveva approvato solo un anno fa”.
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