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02.12.2024 - 13:56
VENEZIA - In Veneto, la tredicesima mensilità è pronta a rallegrare oltre 3 milioni di persone, tra pensionati e lavoratori. Con un importo complessivo di 5,4 miliardi di euro, questa gratifica natalizia rappresenta una delle voci più attese per la fine dell’anno, sebbene, come ogni anno, una parte significativa andrà al fisco.
A partire dal 1° dicembre, i primi a ricevere la tredicesima saranno i pensionati, che vedranno l'accredito sul loro conto corrente o potranno ritirarla in contanti presso gli uffici postali. A seguire, anche i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, riceveranno la loro gratifica natalizia entro la fine di dicembre. Secondo le stime dell'Ufficio studi della CGIA, nel 2024 saranno 3.135.100 i veneti a beneficiare della tredicesima, per un totale di circa 4,1 miliardi di euro netti. Tuttavia, il fisco si prende una parte consistente, con circa 1,3 miliardi di euro che andranno a coprire il gettito Irpef. Questo porta a un importo lordo di circa 5,4 miliardi di euro da erogare tra pubblica amministrazione e privati.
Quest’anno, oltre alla tredicesima, circa 370mila lavoratori veneti riceveranno anche il bonus di Natale da 100 euro netti, introdotto dal governo Meloni. Questo bonus è destinato a chi ha un reddito annuo non superiore a 28.000 euro e almeno un figlio a carico, ma con una condizione: non devono essere "incapienti", ossia l’imposta lorda sui redditi deve essere superiore alle detrazioni da lavoro spettanti. Inoltre, un altro bonus, di 154,94 euro, sarà erogato a circa 30.000 pensionati veneti che percepiscono un trattamento pensionistico non superiore all’importo minimo, senza necessità di fare domanda.
Rispetto al 2023, l'importo netto delle tredicesime è aumentato di 378 milioni di euro, un incremento dovuto all’aumento del numero di percettori e al rinnovamento di alcuni contratti nazionali di lavoro che hanno portato un innalzamento dei salari. Tuttavia, nonostante la crescita della tredicesima, i consumi natalizi sono previsti in calo: l’Ufficio studi della CGIA prevede una diminuzione di 100 milioni di euro nel budget destinato ai regali, che scenderà a 900 milioni. Questo calo è dovuto alla maggiore propensione degli acquirenti ad anticipare gli acquisti durante il Black Friday e a una minore disponibilità per spese non essenziali.
Gli alimentari e le bevande alcoliche sono confermati come i regali natalizi più gettonati, seguiti dai giocattoli, dai prodotti tecnologici, dai libri, dall'abbigliamento e dalle esperienze come viaggi e soggiorni nelle Spa. Non mancheranno nemmeno i regali "digitali", come abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per acquisti online, che continuano a guadagnare popolarità.
A livello provinciale, Padova è la città con il maggior numero di beneficiari della tredicesima, con quasi 605mila persone tra lavoratori e pensionati. Verona segue a stretto giro con oltre 600mila, mentre Vicenza e Treviso registrano circa 565.000 e 558.000 percettori rispettivamente. In terzultima posizione si trova la provincia di Venezia con un totale di 522.897 percettori (228.922 pensionati e 293.975 dipendenti). Le province con il numero più basso di beneficiari sono invece Rovigo e Belluno, con 142.600 e 140.200 persone coinvolte.
Infine, si segnala che tra i lavoratori dipendenti italiani, circa 7,5-8 milioni beneficiano anche della quattordicesima mensilità, che viene erogata ogni anno nel mese di luglio. Inoltre, nel 2024, anche alcuni pensionati riceveranno la quattordicesima, seppure solo se hanno compiuto 64 anni e se il loro reddito complessivo non supera il doppio del trattamento minimo.
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