Vedi tutte
veneto
23.12.2024 - 15:12
Il presidente Luca Zaia
VENEZIA - Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per la Regione del Veneto nella gestione delle crisi aziendali, grazie all’impegno costante nella mediazione tra aziende, sindacati e altre realtà rilevanti per trovare soluzioni concrete e condivise. L’Unità di crisi aziendali, attiva attraverso la rete di Veneto Lavoro, ha affrontato oltre 70 casi di crisi aziendali, coinvolgendo più di 14mila lavoratori, con risultati tangibili in termini di risposte alle esigenze dei dipendenti e prospettive di rilancio per molte imprese in difficoltà.
I settori che hanno maggiormente richiesto interventi sono stati quello metalmeccanico, della logistica, del tessile e dell’alimentare, con una concentrazione delle problematiche nelle province di Venezia, Padova, Vicenza e Treviso, seguite da Rovigo, Belluno e Verona. Tra i casi di rilievo trattati nel 2023 figurano le crisi aziendali di Speedline, Superjet International, Berco, Molex Zetronic, Cantiere Navale Vittoria, Ceramica Dolomite e Fodaco dei Tedeschi, per le quali sono stati raggiunti accordi che hanno consentito di tutelare i lavoratori e garantire la continuità produttiva.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato l’importanza di questo lavoro di concertazione, che ha permesso di intervenire tempestivamente in numerose realtà in difficoltà. "Un anno impegnativo, ma ricco di soddisfazioni – ha commentato Zaia –. Il modello veneto, sviluppato a partire dal 2012, si è dimostrato efficace nell’affrontare le crisi aziendali, trovando soluzioni condivise che hanno portato concrete risposte per i lavoratori e le imprese".
Nel 2025, la Regione del Veneto si prepara ad affrontare ulteriori sfide con l’obiettivo di garantire continuità produttiva e tutelare l’occupazione. L’assessore al lavoro, Valeria Mantovan, ha illustrato le priorità per il prossimo anno, focalizzandosi su due principali obiettivi: la riconversione e reindustrializzazione delle aziende in difficoltà e la salvaguardia dell'occupazione, attraverso la gestione non traumatica degli esuberi. "Il nostro metodo – ha spiegato Mantovan – è quello di coinvolgere tutti gli attori rilevanti e di mediare tra gli interessi diversi, definendo soluzioni condivise che possano offrire risposte concrete alle imprese e ai lavoratori, utilizzando misure di sostegno a livello regionale e nazionale".
Nel corso del 2025, uno degli strumenti principali per gestire le crisi sarà il programma GOL, che ha già dimostrato la sua efficacia nel coinvolgere i lavoratori a rischio esubero attraverso il percorso 5, mirando a mantenere alta l’occupazione e a promuovere l’adattamento delle competenze alle nuove esigenze del mercato.
Le sfide future saranno legate anche alla gestione delle transizioni verde e digitale, che richiederanno un'attenzione particolare. "Abbiamo la responsabilità di governare queste due transizioni in modo sinergico, integrandole con la transizione geopolitica in corso – ha concluso Mantovan – per rafforzare la nostra politica industriale, energetica e tecnologica e sostenere la competitività delle imprese venete".
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it