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04.01.2025 - 16:17
VENEZIA - La qualità dell’aria in Veneto è in costante miglioramento, come conferma il report “La Qualità dell’Aria in breve 2024” pubblicato da ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale). L’assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha accolto con ottimismo i risultati del monitoraggio, pur sottolineando che c’è ancora lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi fissati.
“I dati pubblicati da Arpav ci dicono che il Veneto è sulla strada giusta. Non sono ancora raggiunti gli obbiettivi prefissati, ma siamo protagonisti di alcuni importanti traguardi da cui continuare a lavorare in maniera corretta", ha affermato Bottacin.
L’assessore ha evidenziato come il Veneto sia stato all’avanguardia nella lotta all’inquinamento atmosferico, dotandosi già nel 2004 di un piano di tutela dell’atmosfera, aggiornato nel 2016 e rivisto quest’anno. Tra le azioni concrete promosse dalla Regione, Bottacin ha ricordato la rottamazione di veicoli inquinanti e stufe obsolete, l’efficientamento energetico degli edifici e il sostegno alla viabilità ciclabile.
Secondo i dati ARPAV, il 2024 è da considerarsi uno dei migliori anni per la qualità dell’aria degli ultimi due decenni, insieme al 2021 e al 2023. Risultati incoraggianti emergono dall’analisi del PM10: il numero di superamenti dei limiti è stato inferiore rispetto al biennio precedente, in linea con i livelli minimi registrati nel 2021.
Anche i valori limite annuali di biossido di azoto e particolato sono stati rispettati in tutta la rete di monitoraggio, evidenziando una tendenza al miglioramento complessivo. Un dato significativo riguarda la riduzione degli sforamenti dei limiti annuali di PM10, che hanno registrato un calo del 75% negli ultimi vent’anni.
Nonostante i progressi, il territorio veneto continua a soffrire delle peculiarità geomorfologiche del bacino padano, caratterizzato da un ricambio d’aria limitato. "Resta il fatto che, come tutto il bacino padano, il nostro territorio soffre le conseguenze di un contesto geomorfologico da cui deriva uno scarsissimo ricambio d’aria", ha sottolineato Bottacin.
A questo si aggiunge la complessità di operare in una delle aree più densamente antropizzate e industrializzate del mondo. Tuttavia, i risultati dimostrano che l’impegno regionale sta portando a risultati tangibili, con una costante riduzione degli inquinanti nell’aria.
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