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03.02.2025 - 11:42
VENEZIA - La città di Venezia si arricchisce di un nuovo importante ente culturale: nasce la Fondazione Museo della Scuola Grande di San Marco e della Sanità, frutto dell’iniziativa della Regione Veneto e dell’Azienda Ulss 3 Serenissima. La Fondazione avrà il compito di valorizzare e tutelare uno straordinario patrimonio storico e artistico legato alla storia della medicina e dell’assistenza sanitaria in città.
L’ente riceve in comodato d’uso dall’Ulss 3 un vasto complesso di oltre 30mila metri quadrati, che comprende importanti siti architettonici, tra cui la Scuola Grande di San Marco, considerata da Leonardo da Vinci uno degli edifici più rappresentativi del Rinascimento, e la Chiesa e i Chiostri di San Lazzaro, legati ai progetti visionari di Palladio e Filarete. A questi si aggiungono la Chiesa di Santa Maria del Pianto, definita la “piccola Basilica della Salute”, e numerosi altri spazi di grande valore storico.
Ma la ricchezza della Fondazione non si ferma agli edifici: il complesso custodisce un’impressionante collezione composta da oltre 200 opere d’arte, migliaia di libri antichi, documenti archivistici di grande pregio, strumenti medico-chirurgici storici, reperti biologici di paleopatologia e la completa dotazione di una farmacia ottocentesca. Tra le vicende straordinarie legate a questi luoghi figurano la presenza di Marco Polo, la stampa di uno dei più celebri libri di Aldo Manuzio, la sepoltura del doge Marin Falier, la custodia dell’icona miracolosa della Madonna Odigitria e la realizzazione della prima vaccinazione nell’Ottocento.
Negli ultimi dieci anni, grazie agli interventi di tutela e valorizzazione, sono stati creati due importanti poli museali: il Museo della Scuola Grande di San Marco, con un’esposizione permanente sulla storia della medicina, e il Museo di Anatomia Patologica “Andrea Vesalio”. A questi si affiancano la Biblioteca Monumentale San Marco, l’Archivio storico “Antichi ospedali veneziani”, la Farmacia storica San Zanipolo e un nuovo Lapidarium archeologico, che hanno permesso di trasformare l’area in un vero e proprio polo culturale e scientifico unico in Europa.
“La Fondazione ora è chiamata a fare ancora di più – ha dichiarato il presidente Edgardo Contato – per esprimere pienamente la concezione veneziana della sanità, secondo cui la cura non è dissociabile dall’arte, dalla cultura e dalla bellezza. L’Insula della cura e della cultura di Venezia, abitata oggi sia dall’Ospedale Ss. Giovanni e Paolo sia dalla Fondazione, vuole diventare un modello per gli Ospedali Storici Italiani, da Firenze a Napoli.”
Oltre alla valorizzazione del patrimonio artistico, la Fondazione avrà il compito di promuovere attività di ricerca, formazione e divulgazione, affrontando sia tematiche storiche sia questioni di attualità in campo medico e sociale. Per questo motivo, l’ente ha già stretto collaborazioni con importanti istituzioni italiane ed europee, tra cui l’Associazione Ospedali Storici Italiani, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università Iuav di Venezia, la Biennale di Venezia e il Museo Mercantile di Bolzano.
Il primo grande progetto della Fondazione sarà un intervento di restauro sugli altorilievi di Tullio Lombardo che decorano la facciata della Scuola Grande di San Marco, finanziato dal Comitato Svizzera pro-Venezia. “Siamo particolarmente orgogliosi – ha sottolineato il presidente Contato – che la nostra attività inizi con un’importante opera di restauro, che testimonia il legame storico tra Venezia e la Svizzera.”
L’organigramma della Fondazione vede Edgardo Contato come presidente, affiancato dai consiglieri Renata Codello, Fabio Graceffa, Lorenza Lain e Giovanna Zabotti. Il revisore legale dei conti è Andrea Parolo, mentre la direzione è affidata a Mario Po.
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