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VENETO

Tumori in Veneto: incidenza in calo e sopravvivenza in aumento

Ma la battaglia non si deve fermare

Tumori in Veneto: incidenza in calo e sopravvivenza in aumento

VENEZIA - In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, il Registro Tumori del Veneto ha presentato oggi un nuovo Rapporto che analizza i tre parametri fondamentali nello studio delle patologie oncologiche: incidenza, sopravvivenza e mortalità. Lo studio è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa in Regione dal Presidente Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal responsabile del Registro Tumori, Manuel Zorzi.

I dati emersi mostrano un trend positivo per la lotta contro il cancro in Veneto. L’incidenza della malattia è in calo da vent’anni, con una riduzione annua dell’1,8% tra gli uomini e dello 0,2% tra le donne. Inoltre, la sopravvivenza a cinque anni è in costante crescita, grazie ai progressi nelle diagnosi precoci e alle nuove terapie. “Questi risultati – ha sottolineato Zaia – sono merito della prevenzione, della ricerca scientifica e della qualità delle cure offerte nella nostra regione. Tuttavia, la battaglia contro il tumore non è finita e dobbiamo continuare a investire senza sosta”.

Il Rapporto evidenzia che nel 2023 in Veneto sono stati diagnosticati 34.512 nuovi casi di tumore maligno, con una distribuzione che segue trend ben definiti: il tumore alla mammella resta il più diffuso tra le donne, mentre il tumore della prostata è il più frequente tra gli uomini ultra-cinquantenni. Segnali positivi emergono dalla riduzione del tumore al colon-retto (-4% annuo) e del tumore al polmone negli uomini (-3,8% annuo), grazie alla diminuzione del fumo e alla diffusione degli screening oncologici. Tuttavia, si registra un aumento del melanoma cutaneo (+3,7% negli uomini e +2,8% nelle donne).

Per quanto riguarda la mortalità, nel 2023 13.691 persone sono decedute a causa di tumori in Veneto, pari al 25% del totale dei decessi. Nei maschi, il tumore del polmone si conferma la principale causa di morte oncologica, mentre nelle donne il più letale resta il tumore alla mammella. I dati, però, mostrano un calo della mortalità tumorale: -2,6% annuo negli uomini e -1,1% annuo nelle donne, confermando i benefici delle diagnosi precoci e delle nuove terapie.

L’Assessore Lanzarin ha voluto sottolineare il ruolo chiave della prevenzione. “Adottare stili di vita sani e sottoporsi agli screening è fondamentale. Grazie ai programmi di prevenzione, centinaia di tumori vengono scoperti precocemente e curati con successo”.

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