Vedi tutte
VENETO
10.02.2025 - 17:22
VENEZIA – La Regione Veneto sta ottenendo significativi progressi nella riduzione delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie specialistiche. Il presidente Luca Zaia, accompagnato dall’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha illustrato i risultati raggiunti, sottolineando gli interventi strategici messi in atto nel corso dell’ultimo anno.
Dal maggio 2023 a dicembre 2024, le prestazioni con priorità B, quelle da garantire entro 10 giorni dalla prescrizione, sono state completamente azzerate, passando da 502 a zero. Le prestazioni con priorità D (da effettuarsi entro 30 giorni) hanno visto una riduzione dell’87%, passando da 82.811 a 10.814, mentre quelle con priorità P (da garantire entro 60-90 giorni) sono scese da 74.489 a 17.381, con una diminuzione del 77%.
"Il lavoro per diminuire le prestazioni in attesa in Veneto continua senza sosta, grazie a un’organizzazione certosina della nostra Sanità, monitoraggi periodici, intelligenza artificiale per individuare dati anomali, e alla professionalità degli operatori sanitari a cui va il nostro ringraziamento", ha affermato Zaia. Il presidente ha evidenziato come la Regione stia lavorando su diversi fronti per ottimizzare la gestione delle liste d’attesa, utilizzando un sistema digitale di monitoraggio, potenziando la collaborazione tra ospedali, specialisti e medici di base, e rafforzando i Centri Unici di Prenotazione (CUP). Inoltre, il coordinamento centrale con la Cabina di Regia e il potenziamento del personale sanitario sono stati fattori determinanti nel raggiungere questi risultati.
Zaia ha poi affrontato alcune delle cause alla base delle lunghe liste d’attesa. "All’origine del problema delle liste d’attesa ci sono molteplici questioni", ha dichiarato, "la medicina difensiva, che talvolta porta il medico a prescrivere qualche esame in più del necessario per tutelarsi contro eventuali denunce, l’inappropriatezza delle prescrizioni e l’offerta diagnostica. Il parco macchine che la Regione Veneto ha, tra risonanze, tac, robot chirurgici, per il quale si investono ogni anno 70 milioni di euro, è di eccellenza. A parità di popolazione, di anno in anno, cresce il numero delle prestazioni: si indaga di più e si dilatano i tempi. Ma il tema vero è che mancano medici: 50mila in Italia, dei quali 3500 nella nostra regione".
Zaia ha anche aggiunto che, nonostante i numerosi concorsi pubblicati, solo 197 dei 814 posti a bando per medici specialisti sono stati coperti nel 2024. "Se potessimo disporre dei professionisti necessari, riusciremmo ad abbattere le attese. Per questo, come continuo a sostenere da tempo, oltre ad eliminare i test di ingresso alla Facoltà di Medicina, serve consentire al medico ospedaliero di proseguire a lavorare nel pubblico oltre l’età pensionabile", ha dichiarato il presidente della Regione.
L’assessore Manuela Lanzarin ha parlato degli investimenti concreti che sono stati fatti per abbattere le liste d’attesa: "Abbiamo impegnato tutte le risorse del Fondo sanitario, di cui potevamo disporre, per l’abbattimento delle liste di attesa: 27 milioni di euro nel 2023; oltre 48 milioni nel 2024 e altrettanti saranno per il 2025", ha spiegato. Questi fondi sono stati utilizzati per prestazioni aggiuntive sia da parte dei dipendenti del sistema sanitario regionale, che per l’acquisto di servizi dal settore privato accreditato. "La collaborazione con il privato continua a essere fondamentale per ridurre le attese", ha aggiunto Lanzarin.
L’assessore ha anche sottolineato l'importanza di responsabilizzare maggiormente i cittadini: "Abbiamo lavorato su un altro fronte, cercando di responsabilizzare di più il cittadino finale, che ha tempo sei mesi per chiamare il CUP per prenotare la prescrizione, o due giorni per l’annullamento dell’appuntamento, in modo da poter offrire il posto libero a un altro utente".
In conclusione, Zaia ha ribadito la centralità delle azioni in corso e l'importanza di ottimizzare ulteriormente i sistemi di gestione e monitoraggio. La Regione continuerà a lavorare per ridurre i tempi di attesa, mentre il problema della carenza di medici rimane una delle sfide principali. "Senza professionisti, non possiamo abbattere le liste d’attesa. L’assenza di medici è un’emergenza che il sistema sanitario italiano deve affrontare urgentemente", ha concluso il presidente della Regione Veneto.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it