Vedi tutte
veneto
05.03.2025 - 13:58
VENEZIA - Chi non ricorda la voce calda e inconfondibile di Bruno Pizzul, che ci ha accompagnato attraverso decenni di emozioni calcistiche? La notizia della sua scomparsa all'età di 86 anni, avvenuta all'ospedale di Gorizia, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Pizzul non era solo un telecronista, era la voce del calcio italiano, un narratore capace di trasformare ogni partita in un racconto epico.
Bruno Pizzul ha iniziato la sua carriera in Rai, dove ha lavorato per la Domenica Sportiva e ha partecipato a numerosi Mondiali, a partire dal suo esordio a Messico '70. È diventato il telecronista ufficiale della Nazionale italiana nel 1986, sempre in Messico. La sua voce ha raccontato le gesta degli Azzurri fino al 2002, passando per momenti indimenticabili come Italia '90 e Usa '94. Pizzul ha sempre detto con un pizzico di rammarico: «Purtroppo non ho mai potuto gridare Campioni del Mondo!», ma la sua narrazione ha reso ogni partita un evento memorabile.
Oltre alla sua carriera di telecronista, Pizzul era un uomo di grande umiltà e umanità. Nato in Friuli, aveva mantenuto un legame profondo con la sua terra, nonostante avesse vissuto a lungo a Milano. Le sue amicizie più vere erano legate al Friuli, con personaggi come Dino Zoff e Edy Reja. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, come il sottoscritto, ricorda un uomo sempre disponibile e gentile, capace di mettere a proprio agio chiunque incontrasse.
Per oltre trent'anni, Pizzul ha scritto la rubrica "Area di Rigore" sul Messaggero Veneto, un appuntamento fisso per gli appassionati di calcio. Le sue righe erano sempre brillanti, frutto di una grande esperienza e di una passione inesauribile per il gioco. Anche quando la sua voce si era fatta stanca, la sua penna continuava a raccontare il calcio con la stessa vivacità di sempre.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un'ondata di commozione nel mondo del calcio. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato: "Aveva la stoffa di un campione di razza". E come dargli torto? Pizzul era un campione, non sul campo, ma dietro il microfono, dove ha saputo regalare emozioni indimenticabili a milioni di italiani.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it