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VENETO
07.06.2025 - 15:49
VENEZIA - È accusato di aver perseguitato l’ex compagna e di aver dato alle fiamme l’auto del padre di lei. Per questo motivo, un uomo è stato arrestato dalla Polizia Locale del Lido e condotto nel carcere di Santa Maria Maggiore, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari. I fatti, gravi e riconducibili all’ambito del Codice Rosso, risalgono al 23 maggio scorso.
Quel giorno, due persone – padre e figlia – si erano presentate presso il Comando della Polizia Locale del Lido per denunciare un incendio doloso che aveva distrutto la loro autovettura. Dalle dichiarazioni rese nell’immediatezza, è emerso un quadro inquietante: la donna era da tempo vittima di atti persecutori da parte dell’ex compagno.
Gli agenti della Sezione del Lido hanno subito avviato un’indagine che, nel giro di pochi giorni, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, ritenuto responsabile sia delle minacce e molestie, sia dell’incendio che ha colpito la vettura intestata al padre della vittima. Fondamentali, in questo senso, sono state le testimonianze raccolte e le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona.
Alla luce degli elementi emersi, e trattandosi di un caso rientrante nel perimetro delle tutele previste dal Codice Rosso, la Procura della Repubblica è stata immediatamente informata. Dopo i necessari approfondimenti, il magistrato ha richiesto e ottenuto una misura di custodia cautelare in carcere.
Nella giornata di ieri, gli agenti hanno dato esecuzione all’ordinanza: l’uomo è stato prelevato presso la propria abitazione e trasferito nella Casa Circondariale di Venezia, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
“Desidero ringraziare la Polizia Locale per la prontezza e la professionalità dimostrate – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce – La tutela delle donne e delle vittime di violenza è una priorità assoluta.
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