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IL CASO

Scoppia la protesta: "Venezia non è in vendita"

I residenti insorgono contro il matrimonio di Bezos in città.

Venezia si ribella: "La città non è in vendita" contro le nozze di Jeff Bezos

Venezia, la città lagunare che da secoli incanta il mondo con la sua bellezza senza tempo, si trova al centro di una protesta che ne difende l'identità e l'integrità. Questa mattina (12 giugno) un gruppo di attivisti ha appeso uno striscione sul campanile della basilica di San Giorgio, sull'omonima isola, con il nome "Bezos" coperto da una croce rossa. Questo gesto simbolico rappresenta un chiaro messaggio di dissenso contro il matrimonio del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, previsto nelle prossime settimane in laguna. 


Gli attivisti, attraverso una nota, hanno espresso il loro rifiuto verso l'idea che Venezia possa diventare il palcoscenico per le nozze di uno degli uomini più ricchi del mondo. "Venezia non è in vendita, non è in affitto, non è il fondale per le nozze di uno degli uomini più ricchi del mondo", hanno dichiarato. Oltre al gesto simbolico sul campanile, i movimenti di protesta hanno pianificato un'assemblea per venerdì a Rialto, invitando la comunità a partecipare a una grande manifestazione comune. 

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