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Veneto

Uno spazio per studenti e famiglie in difficoltà

Inaugurato il centro Don Vecchi 9

VENEZIA – È stato inaugurato ufficialmente il “Centro Don Vecchi 9”, nuova struttura di accoglienza realizzata dalla Fondazione Carpinetum nella zona commerciale Terraglio - Zelarino, nell’area degli Arzeroni, accanto ai già esistenti Centri Don Vecchi 5, 6 e 7 e al centro solidarietà Papa Francesco. Alla cerimonia ha preso parte il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, insieme al presidente della Fondazione Carpinetum Andrea Groppo, al delegato del Patriarca don Fabrizio Favaro e al parroco di Carpenedo don Gianni Antoniazzi.

Su ogni sedia, una copia del libro che racconta la vita di don Armando Trevisiol, fondatore della Fondazione e ideatore del progetto dei Centri Don Vecchi. Tutt’intorno, le opere nate dalla sua visione solidale, oggi portate avanti con continuità e concretezza. Il nuovo padiglione, completato in soli undici mesi di lavori, rappresenta un ulteriore tassello di un percorso che coniuga assistenza sociale, accoglienza e sostegno all’autonomia.

Il sindaco Brugnaro, nel suo intervento, ha sottolineato il valore innovativo dell’iniziativa: “È un progetto che guarda avanti, pensato per rispondere concretamente ai bisogni della società e che come Amministrazione abbiamo sempre sostenuto, insieme alle altre strutture esistenti. La bontà non si dimostra con le parole, ma con i fatti. E quello che abbiamo davanti agli occhi oggi è un progetto che unisce assistenza e visione, aiutando chi vuole davvero uscire da una situazione di difficoltà”. Ha poi ricordato una frase di don Trevisiol: “La gente deve morire in piedi”, sottolineando la dignità che ogni persona deve poter mantenere, anche nei momenti più fragili della vita.

Presenti anche numerose autorità cittadine, tra cui il vicesindaco Andrea Tommaello, l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, l’assessore alle Politiche per il cittadino Laura Besio e la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Tutti hanno voluto testimoniare l’apprezzamento per un’opera che rafforza la rete cittadina di aiuto alle categorie più deboli.

Il “Don Vecchi 9” si articola su tre livelli. Al piano terra si trovano sette appartamenti destinati a cittadini stranieri, nell’ambito della terza fase del progetto di integrazione dei migranti, pensato per favorire un autentico percorso di inclusione. Sempre al piano terra, nel lato sud, prende avvio un centro di ascolto in stretta collaborazione con la Caritas diocesana, dove volontari e professionisti offriranno consulenze e supporto. Al primo piano è stata realizzata una casa studentesca con venti stanze doppie, spazi comuni come cucine, soggiorni, lavanderia e biblioteche, pensata per accogliere studenti universitari fuori sede. Al secondo piano trovano invece spazio appartamenti e stanze riservate all’emergenza abitativa, per offrire un riparo immediato a chi si trova in condizioni di difficoltà.

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