VENEZIA – Un percorso interattivo e gratuito per rafforzare le competenze digitali di tutti, dai più esperti ai neofiti. È questa l’iniziativa lanciata da Poste Italiane, che estende anche ai cittadini della provincia di Venezia il progetto di Educazione Digitale, un programma formativo multimediale che propone quiz, giochi e contenuti interattivi pensati per aumentare la consapevolezza e la sicurezza nell’uso delle tecnologie.
Il cuore del progetto è una sezione dedicata a quiz a tempo, domande a scelta multipla e scenari virtuali, attraverso i quali l’utente può testare e migliorare le proprie conoscenze su sicurezza informatica, intelligenza artificiale, innovazione digitale e rischi online, come frodi e malware. Una modalità di apprendimento dinamica e accessibile, pensata per coinvolgere anche chi ha meno dimestichezza con il digitale, offrendo strumenti pratici per affrontare con più sicurezza la quotidianità online.
L’iniziativa si distingue per l’attenzione rivolta a temi attuali, come l’uso scorretto dell’intelligenza artificiale per la creazione di deepfake o la diffusione di fake news. Imparare a riconoscerli diventa essenziale in un contesto in cui la manipolazione delle immagini e dei contenuti video può facilmente trarre in inganno, generando disinformazione e rischi per la propria sicurezza personale e informatica.
Sul sito di Poste Italiane è disponibile una piattaforma digitale aperta a tutti, dove è possibile accedere a infografiche, videopillole, webinar, podcast e contenuti tradotti in Lingua Italiana dei Segni o sottotitolati, rendendo così l’educazione digitale inclusiva e capillare. L’offerta sarà ulteriormente arricchita da webinar di approfondimento e aggiornamenti attraverso i canali social dell’azienda: Facebook, LinkedIn, X e Instagram, dove è possibile seguire le attività con l’hashtag #educazionedigitale.
Il progetto conferma il ruolo di Poste Italiane come realtà attenta alla responsabilità sociale e impegnata nella diffusione della cultura digitale, in linea con i principi ESG delle Nazioni Unite, cui l’azienda aderisce da anni. Un passo concreto per favorire l’inclusione digitale e proteggere i cittadini dalle insidie della rete.