Cerca

AMBIENTE

Due tartarughe marine salvate sulla spiaggia in un'operazione di soccorso senza precedenti

I tre esemplari ritrovati a Bibione, uno purtroppo senza vita

BIBIONE - Nel corso del fine settimana di Pasqua, sulla spiaggia di Bibione, due tartarughe marine della specie Caretta caretta sono state oggetto di un complesso intervento di soccorso coordinato da diverse istituzioni e associazioni.

La prima tartaruga, un esemplare adulto, è stato purtroppo trovato senza vita il 31 marzo, spiaggiato sulla battigia. Il giorno successivo, invece, è stata rinvenuta una giovane tartaruga ancora viva, lunga circa 30 cm. L'evento ha immediatamente mobilizzato la Capitaneria di Porto e il Gruppo di Ricerca e Intervento su Animali Marini dell'Università di Padova, entrambi coinvolti nella gestione dei casi di tartarughe marine lungo le coste venete.

Le due tartarughe sono state affidate alla Guardia Costiera Ausiliaria Delta Tagliamento, che ha organizzato il loro trasporto all'Università di Padova. Qui, l'esemplare morto è stato sottoposto a una necroscopia per approfondire le cause del decesso, mentre l'esemplare vivo è stato trasferito al centro di recupero tartarughe marine del CESTHA a Marina di Ravenna per ricevere le cure necessarie.

La presenza di tartarughe marine nei nostri litorali è un fenomeno comune essendo l'Adriatico Settentrionale un'area di svernamento e foraggiamento per queste specie. Le nidificazioni avvenute a Jesolo e Scano Boa nel 2021 hanno favorito l'avvio di un'attenta analisi da parte degli esperti per comprendere come questi eventi possano essere monitorati, gestiti al meglio e da quali condizioni siano influenzati.

Il recupero delle due tartarughe di Bibione è un esempio di come la collaborazione tra diverse realtà possa portare a risultati concreti per la tutela della biodiversità. Un impegno che non solo ha un valore ambientale, ma che può anche tradursi in ricadute positive per le attività turistiche costiere. Legambiente infatti crede fermamente in un futuro più sostenibile per le nostre coste e l'attenzione verso la fauna selvatica e la tutela degli ecosistemi marini rappresenta in questo senso un investimento per il futuro. La salvaguardia delle tartarughe marine e la loro presenza finalmente al centro dell'attenzione pubblica sono un segnale di speranza che ci invita a proseguire su questo percorso virtuoso.

"Avvenimenti come questo - dichiara il presidente regionale di Legambiente Luigi Lazzaro - ci spingono a proseguire nell'impegno per la tutela e la valorizzazione delle tartarughe marine, che stiamo portando avanti anche grazie al protocollo 'amici delle tartarughe' per una migliore gestione delle spiagge e dei lidi al fine di monitorare e favorire la presenza delle tartarughe. Unionmare Veneto ha già aderito nel 2021 a questo proposito e ora anche il Comune di Caorle e il Consorzio Bibione Spiagge hanno adottato il protocollo. Auspichiamo di ricevere presto anche l'adesione di tutte le altre amministrazioni costiere e dei numerosi concessionari."

Legambiente invita cittadini e turisti a segnalare la presenza di tartarughe marine in difficoltà o morte contattando la Guardia Costiera al numero telefonico gratuito 1530. Con un pizzico di attenzione e rispetto, possiamo tutti contribuire a proteggere queste creature meravigliose e a rendere le nostre coste un luogo ancora più bello e accogliente.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400